martedì 25 marzo 2014

CRISTO SI E' FERMATO A EBOLI di Carlo Levi

Il Giro d'Italia Letterario prosegue tra corse e fatica. Ho saltato la seconda tappa (la Valle D'Aosta), ma se volete trovate la discussione e le varie recensioni nella pagina Facebook, qui potete anche unirvi a noi e commentare con noi i libri letti.
Per la terza tappa scendiamo lungo tutto lo stivale e arriviamo fino in Basilicata per poter leggere un classico della letteratura italiana: "Cristo si è fermato a Eboli" del medico, pittore e scrittore Carlo Levi.

"Eboli - dicono i lucani tra cui Levi fu mandato al confino dal fascismo - è l'ultimo paese di cristiani. Cristiano è uguale a uomo. Nei paesi successivi, i nostri, non si vive da cristiani, ma da animali". Dice Italo Calvino in uno dei due testi che introducono questo volume: "La peculiarità di Carlo Levi sta in questo: che egli è il testimone della presenza di un altro tempo all'interno del nostro mondo." Naturalmente questa è una definizione esterna, è, diciamo, la situazione di partenza dell'opera di Levi: il protagonista di questo romanzo è un uomo impegnato nella storia che viene a trovarsi nel cuore di un Sud stregonesco, magico, e vede che quelle che erano per lui le ragioni in gioco, qui non valgono più, sono in gioco altre ragioni, altre opposizioni nello stesso tempo più complesse e più elementari.



Personalmente ho un grande problema con i romanzi italiani. Come i film italiani, anche i romanzi mi sembrano sempre troppo realistici; io leggo (e vado al cinema) per sognare, per immergermi in scenari diversi dal mio quotidiano e farmi cullare dalla fantasia. Se volessi più realtà leggerei un saggio o guarderei un documentario.
Non pensate che voglia essere polemica, ma per questo motivo ho fatto molta fatica a leggere "Cristo si è fermato a Eboli". Si tratta della semplice cronaca, molto realistica, dell'anno che Levi ha trascorso in Basilicata e mi addormentavo leggendolo (cosa che non mi succede mai!!).
Tutto questo potrebbe essere anche un lato positivo. Carlo Levi presenta uno specchio dell'Italia meridionale dell'epoca: una popolazione bloccata tra lo spauracchio della guerra e il sogno dell'America, considerata terra nuova, fertile e piena di promesse.

Tra storia, mitologia, credenze popolari, leggende, religione, politica, briganti, spiriti e angeli si snodano le vicende più interessanti di questo libro e anche quelle più divertenti. Interessante scoprire che secondo i costumi dell'epoca una donna non poteva farsi vedere da sola in compagnia di un uomo, ma per tutti era normale che un prete avesse uno o più figli.
Lo stile di Levi è veramente semplice, chiaro e lineare. La lettura, anche se per me era noiosa, devo ammettere che era scorrevole. I personaggi sono molto vividi e coloriti quasi da non sembrare veri, ma frutto dell'immaginazione dello scrittore. In realtà sono tutte persone realmente esistite e che Levi ha incontrato.

Anche se è una terra dura, ostile, scarna, povera e malata, come i suoi abitanti, Levi si affeziona ad essa e a tutte le persone che incontra. Quel luogo gli resterà per sempre nel cuore, tanto da dipingere diversi quadri che lo ritraggono.
I temi trattati in questo romanzo sono importanti e purtroppo non del tutto superati, ma ancora attuali. Le considerazioni fatte da Carlo Levi, nelle ultime pagine, potrebbero assere state scritte tranquillamente ai giorni nostri. Sono da leggere, rileggere e imparare da esse. Tra le tante, quella che preferisco è che l'alfabetizzazione di un popolo è un importante mezzo per renderlo libero!!!

VOTO: 6/10

martedì 18 marzo 2014

MADAME BOVARY di Gustave Flaubert

Questo classico di Flaubert, insieme a "Anna Karenina" di Lev Tolstoj e "Effi Briest" di Theodor Fontane, fa parte della "Trilogia sul matrimonio del XIX secolo", nei quali gli autori si sforzano di interpretare il punto di vista femminile riguardo il matrimonio. Credo che qui il termine su cui focalizzarsi sia "si sforzano". Senza nulla togliere a questi tre grandissimi scrittori, bisogna ammettere che sono uomini, e come tali non molto inclini a comprendere la donna in tutta la sua interezza e complessità, ma soprattutto non si sono concentrati tanto sul matrimonio, quanto più sull'adulterio compiuto dalle tre donne.

Emma, insoddisfatta del suo matrimonio con il medico di campagna Charles Bovary e della gretta vita di provincia, cerca l’evasione nelle letture e nelle avventure sentimentali. Ma nemmeno lei sa concepire l’altra vita che desidera, e quando le sue aspirazioni vaghe e i suoi fragili aneliti la travolgeranno, non saprà innalzarsi all'altezza della tragedia che la colpisce. Madame Bovary, uscito dapprima a puntate e censurato, nel 1856 subì un epocale processo per “oltraggio alla morale pubblica e religiosa e ai buoni costumi”. Oggi che l’alone di morbosità attorno alle vicende narrate si è dissolto, vi risplende la perfezione dello stile: Flaubert apre la strada al romanzo contemporaneo.
Un romanzo ricco e pieno come solo i classici sanno essere. Ricco nel linguaggio e nelle espressioni, nella caratterizzazione dei personaggi. Pieno di descrizioni, sentimenti, atmosfere, pensieri, riflessioni e cose non dette, perché i dialoghi sono pochi, ma significativi e studiati. Per me è normale, con questo genere di libri, procedere con calma nella lettura, ma soprattutto attentamente per assaporare ogni singola parola che mi passa sotto gli occhi.
La prima parte si può riassumere in poche parole: Charles si sposa, incontra Emma, rimane vedovo e sposa Emma. Tutto molto veloce e immediato, ma poi comincia il vero romanzo, il succo della storia, la vita di Emma e di tutto ciò che le ruota intorno.

Flaubert mette in scena dei personaggi deboli, lamentosi, meschini, cattivi e opportunisti, che non si smentiscono dall'inizio alla fine, ma non per questo meno belli, interessanti e coinvolgenti da leggere. Essi cozzano in modo eccelso con la società cattolica, pudica e con radici molto profonde nella religione e in tutti i suoi dogmi, che circonda a tuttotondo il mondo dei Bovary e, più in generale, la Francia di quel periodo. Il parroco del paese è un personaggio che sembra marginale, ma è sempre presente nei momenti cruciali della storia. Sembra quasi che l'autore voglia sottolineare l'inutilità di questa figura in queste importanti situazioni: egli non ascolta veramente i tormenti di Emma e si limita a darle dei consigli banali e poco incisivi.
Infatti Flaubert è considerato l'iniziatore del "Naturalismo" - corrente letteraria che si propone di descrivere la realtà psicologica e sociale con gli stessi metodi delle scienze naturali, quindi molto lontana dalla religione (se volete saperne di più wikipedia/Naturalismo) - ed essendo il romanzo basato su alcune esperienze vissute direttamente dallo scrittore, è normale che abbia inserito molto di suo nelle pagine, come ad esempio i suoi pensieri e le sue convinzioni.

Come specificato all'inizio, Madame Bovary fa parte della "Trilogia sul matrimonio del XIX secolo". Collaborando con altre due blogger abbiamo deciso di leggere un romanzo a testa e di farne una recensione, così da potervi presentare delle riflessioni su questi tre grandissimi classici e dare a voi lettori la possibilità di confrontarli (i link alle recensioni li trovate alla fine di questo post).
A mio parere sarebbe meglio ribattezzarla la "Trilogia del tradimento del XIX secolo" perché di questo parlano i tre autori: tradimento. Ognuno a suo modo espone le diverse sfaccettature che caratterizzano l'adulterio da parte di una donna. Diversi sono i motivi che stanno alla base, le scelte prese dalle tre protagoniste e gli ostacoli trovati nel loro percorso, anche le conseguenze da sopportare non sono simili, ma una cosa le accomuna più di tutto ed è il finale tragico e sofferto al quale, in un modo o nell'altro, tutte e tre vanno incontro.

Emma, intrappolata in un matrimonio piatto e sterile, tradisce il marito Charles più per noia che per altro, così ossessionata a trovare quella passione che le manca nella vita e che riesce a scoprire solo nei suoi amati romanzi. Appare come un'anima inquieta, frustrata sentimentalmente e socialmente, nulla riesce a renderla felice e si stanca facilmente di tutto, è un personaggio con il quale non è semplice empatizzare. Perennemente in fuga dalla banalità e dall'anonimato, si lancia tra le braccia di uomini sbagliati solo per cercare di emanciparsi e sfuggire definitivamente dalla quotidianità di Yonville.

Purtroppo è la vittima inconsapevole di due uomini pessimi. Lèon, il primo, giovane e poco coraggioso la lascia perché lei è sposata e lui non sopporta più di amarla senza sapere di essere corrisposto. Allora Emma si concede una lunga relazione con Rodolphe: un arrogante "Don Giovanni" che si diverte soprattutto a conquistare le donne. Dopo averla fatta cedere al suo breve corteggiamento, egli giocare un po' con i suoi sentimenti, per poi abbandonarla miseramente, con scuse tristi e poco credibili.
Dopo un lungo periodo di disperazione, in cui Emma trascorre tutto il giorno a letto e vorrebbe morire, rientra in gioco Lèon; ora cresciuto, ma sempre superficiale e immaturo nei suoi sentimenti verso Madame Bovary e quindi poco convinto dell'amore che prova per lei.

Il finale non è lieto, ma è forte incisivo e significativo. La fine di Emma è tragica, sofferta, tormentata e alimenta, di conseguenza, la tragedia insita in tutto il romanzo. Da quel momento le cose, che prima non andavano bene, peggiorano incredibilmente e Flaubert descrive e sottolinea la cattiveria di tutti i suoi personaggi, anche di quelli che non ti saresti mai aspettato.
Assolutamente da leggere, magari seguito anche dagli altri due della trilogia, le cui recensioni potete trovare qui:

martedì 4 marzo 2014

CRONACHE DAL GRUPPO DI LETTURA #3

Come avevo già anticipato nel precedente post di Cronache dal gruppo di lettura, in questa terza puntata del Gdl abbiamo letto "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Italo Calvino. Niente votazioni per scegliere autore e libro questa volta. Abbiamo semplicemente assecondato un desiderio della "Direttrice" del Gruppo Maria, perché le vogliamo tanto bene!!!
Solita suddivisione del libro:

1° TAPPA: da pagina 1 a pagina 87 (fino a Capitolo quinto escluso)
2° TAPPA: da pagina 88 a pagina 168 (fino a Capitolo ottavo escluso)
3° TAPPA: da pagina 169 a pagina 260

Per questa volta Se una notte d'inverno un lettore non si unisce a noi perché, come potete capire dal nome del suo blog, lei l'ha già letto questo libro. Ma resta comunque nei paraggi perché vuole sapere le nostre opinioni.
Allora tutti pronti? Via!! In realtà io non ho ancora il libro, ma va bene così...lascio un po' di vantaggio agli altri.

Questo è lo spazio in cui di solito scrivo la trama del libro, ma "Se una notte d'inverno un viaggiatore" è difficile, quasi impossibile, da riassumere.
Narra di un viaggio un po' particolare, il viaggio di un lettore attraverso dieci romanzi. Dieci diversi libri che iniziano solamente e poi, per un motivo o per un altro, non finiscono mai.
Una sorta di "Mille e una notte" letterario (ma più breve).
Tra errori di stampa, romanzi incompiuti, furti di libri, rapimenti e incontri con la Lettrice, il nostro Lettore vive un'avventura tra finzione e realtà, tra romanzo e vita vera.
E improvvisamente sei tu il viaggiatore che una notte d'inverno ha preso in mano il libro di Italo Calvino e ha cominciato a leggerlo.






1° TAPPA: Se devo essere sincera io non ho ancora trovato il libro, spero di poterlo recuperare in biblioteca prima della seconda tappa, ma nulla è sicuro.
Purtroppo molti di noi non sono riusciti a raggiungere la tappa prefissata... Maria e Marco (Argonauta Xeno) sono gli unici due ad essere arrivati a pagina 87. Così, a malincuore, hanno deciso di rimandare la discussione alla seconda tappa, sperando che tutti recuperino.
Forza ragazzi, diamoci da fare!!!

2° TAPPA: La mia full immersion di tre giorni nel romanzo di Italo Calvino, per arrivare a pagina 168 come tutti gli altri, non è servita a niente perché la "Suprema Direttrice" del Gdl, il giorno della discussione, ha scritto su Facebook: 
"Buongiorno! Io avrei una proposta da farvi. Leggendo il libro, alla prima tappa avevo un'idea che, nel corso della seconda tappa è cambiata. Io credo che questo non sia un libro di cui possiamo parlare a metà ma penso che, per avere una visione completa, sia meglio rimandare la discussione a fine lettura. Siete d'accordo?"
Tutti d'accordo!! Ok, ci vediamo alla fine!!

3° TAPPA: Apre la discussione la nuova arrivata nel Gdl Marina, che non ha ancora finito il libro, ma le piace molto perché dall'inizio l'ha fatta ridere. A ruota i commenti di Loredana e Fra d'accordo con l'opinione di Marina e sottolineano la bravura e la genialità di Calvino.
Poi è il turno di Maria che, nonostante la sua preferenza per i romanzi più "violenti" e meno favoleggianti; legge sempre con piacere Calvino perché lui è sempre unico in ogni sua opera. La sua recensione più completa la trovate su Start From Scratch.
Marco l'ha trovato leggermente al di sotto delle aspettative, ma è felice di aver conosciuto un Calvino più recente; forse un po' al limite del virtuosismo, ma comunque un romanzo valido e consistente. La sua opinione più articolata la potete leggere su Argonauta Xeno.
A me è piaciuto lo stile tipo "Mille e una notte" anche se in alcuni punti mi sono persa e ho dovuto rileggere alcuni pezzi. Ho trovato la storia tra la Lettrice e il Lettore un po' sterile, ma tutto sommato questo Calvino mi ha piacevolmente sorpreso.
Cristina, avendo già letto tempo fa questo romanzo, è passata a proporci la sua recensione nel suo blog Athenae Noctua.
Mentre aspettiamo i ritardatari come Eli e la sua recensione su Scarabocchi di Pensieri, e anche Loredana che non ha ancora terminato il libro; noi ci lanciamo in un sondaggio per decidere quale dei dieci incipit presenti in questo romanzo ci piaccia di più. Grande vincitore è "Se una notte d'inverno un viaggiatore", al secondo posto "Intorno a una fossa vuota" e al terzo "In una rete di linee che s'allacciano" (l'ultimo non è piaciuto a nessuno).

Io sono molto contenta di aver letto questo romanzo e aver conosciuto la genialità di Calvino, per questo motivo ho intenzione di leggere anche le altre opere di questo favoloso autore. Quindi, se siete interessati, restate nelle vicinanze perché questa non sarà l'unica recensione riguardante Italo Calvino.
Alla prossima puntata del Gdl, perché ci stiamo proprio prendendo gusto a farlo!!!

giovedì 6 febbraio 2014

- CONSIGLI PER GLI ACQUISTI - #5

Ho aperto questo spazio, nel mio blog, per poter presentare i libri che vorrei leggere in futuro. Ma in breve tempo si è trasformata in una vetrina per giovani scrittori, nuovi autori italiani che vogliono far conoscere la loro prima opera. Dopo l'enorme impegno per scrivere un romanzo, farlo pubblicare, o auto-pubblicarlo, alcuni di loro si affidano ai blogger per pubblicizzare e condividere i risultati di questo lavoro.
Naturalmente, oltre che parlarne qui, io ho intenzione di leggere (quando ho tempo) i libri che mi vengono proposti e poi scriverne una recensione che riveli la mia opinione personale, l'opinione di una lettrice come tante.
Oggi vi presento L'Abbraccio Perfetto di Kempes Astolfi, uscito il 3 Dicembre 2013.

Può un legame temporaneo rimanere per sempre nelle menti delle persone? E' il momento da vivere fuori dagli schemi, che regala emozioni uniche. Il Mondo cambia a una velocità vertiginosa e le persone cambiano di conseguenza. Cosa c'è di meglio di una serata in cui il tuo incontro rimane perfetto, impeccabile? Una persona ha fatto una scelta unica, figlia del coraggio: lanciare un segnale dai profondi valori in una società che accoglie sempre più la superficialità tra le proprie fila e la contestualizza come normalità. Come può un uomo rendere indimenticabile un banale primo approccio? Una giornalista caduta nella tela del ragno indaga su qualcosa di prevedibile, che scopre diventare incredibile sotto i suoi occhi. Mistero, fascino, attrazione, azione, imprevisti. Una catena di eventi sfiderà il Destino: nulla accade per caso. Nulla accade, se non all'insegna di un uomo, che non ha un nome: J.

Kempes Astolfi nasce a Civitavecchia, è l'ideatore del Movimento Fotografico Letterario "KomeSto?" in voga su www.komesto.it.
Dal 2001 inizia la sua carriera di regista e sceneggiatore girando numerosi corti e videoclip. Nel 2005/2006 consegue il diploma di Regia e Sceneggiatura alla Scuola delle Arti. Nel 2006 registra il Brand "KomeSto?", legato al suo portale. Nel 2007 inizia la stampa in grande tiratura dei "K? Calendars" a diffusione internazionale (arrivato oggi a 223mila copie). Dal 2008 inizia a girare l'Italia ed il mondo col "KomeSto? Tour" , versione live della manifestazione ideata sul suo portale. Nel 2012 filma l'episodio pilota di "Invade The Trash Series". Nel 2013 crea il Movimento "30SecondsEvents" ed organizza diversi FlashMob, tra cui l'evento "30 Seconds Into Our Souls". Nel 2013 filma il videoclip de L'Artefice "Da Roma a Malibù" in uscita nell'estate 2014.
L'Abbraccio Perfetto è il suo primo romanzo.

L'autore mi ha informato che nella seconda ristampa, la prefazione sarà scritta dall'attrice Ornella Muti. Abbinata al libro è stata anche scritta una canzone: "The Perfect Hug" scaricabile si Itunes Store. Inoltre il libro è stato opzionato dalla Bic Production per la realizzazione di un film.

Questo libro mi incuriosisce molto, per il titolo, per la trama, ma soprattutto perché Kempes lo ha definito un romanzo moderno, dinamico, e non vedo l'ora di leggerlo per capire cosa intenda con questa definizione.
Fatemi sapere le vostre impressioni. Volete leggerlo? L'avete già letto? Cosa ne pensate?
"E mi raccomando: se mi incontrate per strada e vi piace il mio libro, non dite niente. Semplicemente, Abbracciatemi."   - Kempes Astolfi -

TITOLO: "L'Abbraccio Perfetto"
AUTORE: Kempes Astolfi
PREZZO: 14,00 Euro (formato cartaceo)

venerdì 31 gennaio 2014

CRONACHE DAL GRUPPO DI LETTURA #2

Per questo secondo appuntamento è stato scelto Neil Gaiman, con una votazione inutile a mio parere perché essendo l'autore che la volta precedente era arrivato secondo, di poco alle spalle di Paul Auster, era inevitabile che questa volta arrivasse primo. E lo devo ammettere, lo speravo tanto perché è da molto che voglio leggere qualcosa di suo!!!
Anche per decidere l'opera c'è stata la classica votazione e la maggioranza ha scelto "Buona Apocalisse a tutti". Non proprio un libro di questo autore, ma un romanzo scritto a quattro mani da Gaiman e  Terry Pratchett.
La suddivisione in tappe è stata un po' critica, perché i capitoli non hanno un numero di pagine uniforme. Ma alla fine abbiamo deciso così:
1° TAPPA: da pag.11 a pag. 185 (conteggio capitoli: leggere fino a "Sabato" ESCLUSO);
2° TAPPA: da pag. 186 a 381 (conteggio capitoli: leggere fino alla FINE);
Questo genio della letteratura contemporanea soddisferà gli esigenti lettori del gdl?? Staremo a vedere...
Sulla base delle Profezie di Agnes Nutter, Strega (messe per iscritto nel 1655 prima che Agnes facesse saltare in aria tutto il villaggio riunito per godersi il suo rogo), il mondo finirà di sabato. Sabato prossimo, per essere proprio precisi. È per questo motivo che le temibili armate del Bene e del Male si stanno ammassando, che i Quattro Motociclisti dell'Apocalisse stanno scaldando i loro poderosissimi motori e sono pronti a lanciarsi per strada, e che gli ultimi due scopritori di streghe si preparano a combattere la battaglia finale, armati di istruzioni clamorosamente antiquate e di innocue spillette. Atlantide sta emergendo, piovono rane dal cielo. Tutto sembra proprio andare secondo il Piano Divino. Non fosse che un angelo un filo pignolo e un demone che apprezza la bella vita (ciascuno dei quali ha passato tra i mortali sulla Terra parecchi millenni e si è, come dire?, affezionato a usi e costumi umani) non fanno esattamente salti di gioia davanti alla prospettiva dell'incombente catastrofe cosmica. E allora, se quei due (Crowley e Azraphel) vogliono che quanto profetizzato non si compia, devono mettersi al lavoro subito per scovare e uccidere l'Anticristo. Ma c'è un piccolo problema: sembra proprio che qualcuno lo abbia scambiato con qualcun altro...

 1° TAPPA: incoraggiato dalla "direttrice del gdl", Maria, Marco (Argonauta Xeno) prende la parola e apre la discussione evidenziando che questo libro "è pieno di citazioni e riferimenti, alcuni molto British, e di invenzioni".
Le repliche sono poche, perché questa volta molti di noi non sono stati diligenti nella lettura e quindi non siamo tutti arrivati alla tappa prefissata.
Man mano che tutti recuperano si nota che per molti all'inizio è stata dura, ma che ora il libro piace. Per alcuni è un libro totalmente lontano dai generi che leggono di solito e probabilmente non l'avrebbero mai preso in considerazione; quindi un evviva al gdl e alla sua utilità!!
Ognuno ha il suo personaggio preferito: da Anathema alle suore chiacchierine, da Crowley a Azy.
Se una notte d'inverno un lettore ci corre dietro, perché è un po' indietro con la lettura...
Noi proseguiamo, in modalità accelerata, perché dobbiamo finire il libro per la prossima tappa...

2° TAPPA: i pareri si dividono: da una parte Loredana di Del furore di aver libri e Nereia di Librangolo Acuto che nutrono grande ammmmmmore per questo libro, e gli autori, e lo gridano a squarciagola (nei commenti e nei loro blog). Dall'altra parte c'è Peek a book che, invece, l'ha odiato come pochi e ha corso per poterlo finire il prima possibile.
E nel mezzo???
Beh...nel mezzo ci sono tutti gli altri (me compresa). Noi che diciamo: "Sì, ci è piaciuto, PERO'...". E quel "però" cambia da lettore a lettore.
MariaStart from Scratch, l'ha trovato un libro di qualità PERO' non ha provato nessuna scintilla, nessun amore folle; forse perché non è il suo genere.
MarcoArgonauta Xeno, è piaciuto PERO' la seconda parte l'ha vissuta meno, perché non è un estimatore di questo genere e, avendolo letto come me in formato digitale, ha faticato nel leggere le note.
A me è piaciuto perché in quelle parti in cui si sorride, si scorge un umorismo intelligente, pensato e non superficiale PERO' me lo aspettavo più divertente. In più non mi è piaciuto il "cacciatore di streghe più sfigato del mondo", meglio conosciuto come Newt, che ho trovato insignificante e inutile come personaggio.
Trovandoci d'accordo tutti sul fatto che i 4 motociclisti dell'Apocalisse sono i più fighi, il gdl si conclude con la fondazione del Fan Club Crowley, con me e Loredana come presidenti!!
Intanto Se una notte d'inverno un lettore, un po' confusa e assolutamente allergica a qualsiasi forma di spoiler, ci raggiunge con qualche giorno di ritardo.

Questa era la seconda puntata del Gruppo di Lettura (qui trovate la pagina Facebook dell'evento).
Il prossimo appuntamento sarà con Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Chiunque volesse partecipare è il benvenuto e ci trova tutti riuniti QUI.

venerdì 24 gennaio 2014

- CONSIGLI PER GLI ACQUISTI - #4

Il 27 sarà il Giorno della Memoria. Giorno per non dimenticare le atrocità inflitte agli ebrei, e non solo, durante la Seconda Guerra Mondiale.
In questa occasione voglio proporvi due nuovi libri, che saranno disponibili proprio dal 27 gennaio su Lulu.com.
Le autrici sono due giovani sorelle che hanno scelto l'Olocausto come argomento per i loro primi romanzi (auto-pubblicati). Un argomento doloroso, commovente e importante che dovrebbe farci riflettere su un lato così oscuro della nostra storia.

Il primo è LA MIA AMICA EBREA di Rebecca Domino.
Amburgo, 1943. La vita di Josepha, quindici anni, trascorre fra le uscite con le amiche, le lezioni e i sogni, nonostante la Seconda Guerra Mondiale. Le cose cambiano quando suo padre decide di nascondere in soffitta una famiglia di ebrei. Fra loro c'è Rina, quindici anni, grandi e profondi occhi scuri.
Nella Germania nazista, giorno dopo giorno sboccia una delicata amicizia fra una ragazzina ariana, che è cresciuta con la propaganda di Hitler, e una ragazzina ebrea, che si sta nascondendo a quello che sembra essere il destino di tutta la sua gente.
Ma quando Josepha dovrà rinunciare improvvisamente alla sua casa e dovrà lottare per continuare a sperare e per cercare di proteggere Rina, l'unione fra le due ragazzine, in un Amburgo martoriata dalle bombe e dalla paura, continuerà a riempire i loro cuori di speranza.
Un romanzo che accende i riflettori su uno dei lati meno conosciuti dell'Olocausto, la voce degli "eroi silenziosi", uomini, donne e giovani che hanno aiutato gli ebrei in uno dei periodi più bui della Storia.


Rebecca Domino, classe 1984, da sempre appassionata di scrittura. Dopo aver messo da parte questa sua grande passione per molti anni, è tornata a scrivere e adesso è ciò che le piace fare di più. Inoltre è anche un'appassionata viaggiatrice e lettrice. Questo è il suo primo romanzo. Potete andarla a trovare nel suo sito rebeccadomino.blogspot.it

TITOLO: "La mia amica ebrea"
AUTORE: Rebecca Domino
PAGINE: 300
PREZZO: 1,99 Euro (edizione digitale)
Lo trovi su Lulu.com


Il secondo è QUANDO DAL CIELO CADEVANO LE STELLE di Sofia Domino.
Lia ha tredici anni. È una ragazzina italiana piena di sogni e di allegria, con l’unica colpa di essere ebrea durante la Seconda Guerra Mondiale. Dallo scoppio delle leggi razziali la sua vita cambia, e con la sua famiglia è costretta a rifugiarsi in numerosi nascondigli, a sparire dal mondo. Da quel mondo di cui vuole fare disperatamente parte. Passano gli anni, conditi da giornate piene di vicende, di primi amori, di paure e di speranze, come quella più grande, la speranza che presto la guerra finirà. Ma nessuno ha preparato Lia alla rabbia dei nazisti. Il 16 ottobre 1943, la comunità ebraica del ghetto di Roma viene rastrellata dalla Gestapo e i nazisti le ricorderanno che una ragazzina ebrea non ha il diritto di sognare, di sperare, di amare. Di vivere. Lia sarà deportata ad Auschwitz con la sua famiglia, e da quel giorno avrà inizio il suo incubo. Terrore, lavoro, malattie, camere a gas, morti. E determinazione. Quella che Lia non vuole abbandonare. Quella determinazione che vorrà usare per gridare al mondo di non dimenticare. Quella determinazione che brillerà nei suoi occhi quando il freddo sarà troppo pungente, quando la fame sarà lancinante, quando la morte sarà troppo vicina e quando sarà deportata in altri campi di concentramento.
Quella determinazione che le farà amare la vita, e che le ricorderà che anche le ragazzine ebree hanno il diritto di sognare. Perché non esistano mai più le casacche a righe, perché nessuno sia più costretto a vivere in base a un numero tatuato su un braccio o in base a una stella cucita sulla veste.
Perché dal cielo non cadano più le stelle.

Sofia Domino, classe 1987, sin da quando era piccola le piaceva scrivere temi e racconti. Adesso la scrittura è la sua passione principale. Oltre a scrivere adora leggere e sognare. Inoltre, viaggia non appena può. Questo è il suo primo romanzo. Potete andarla a trovare nel suo sito sofiadominolibri.blogspot.it

TITOLO: "Quando dal cielo cadevano le stelle"
AUTORE: Sofia Domino
PAGINE: 496
PREZZO: 1,99 Euro (edizione digitale)
Lo trovi su Lulu.com

Queste due storie sono frutto della fantasia di Rebecca e Sofia, loro hanno inventato le protagoniste, le loro famiglie e le loro storie. Ma dietro tutto ciò ci sono numerose ricerche storiche e molte letture di testimonianze delle persone che hanno vissuto esperienze simili (deportazione nei campi di concentramento, vita in Italia e in Germania durante la guerra, cosa subivano gli ebrei, quali erano le punizioni per i tedeschi che venivano scoperti ad aiutare gli ebrei ecc...).

Io sono molto curiosa di leggere questi due nuovi romanzi. E voi cosa ne pensate? Li leggerete? Fatemi sapere.

martedì 21 gennaio 2014

LA PAGA DEL SABATO di Beppe Fenoglio

Io leggo pochissima letteratura italiana e per rimediare a questa mia mancanza e rinfoltire la mia libreria, carente di autori italiani, ho deciso di partecipare alla bellissima iniziativa Giro d'Italia letterario proposta da Se una notte d'Inverno un lettore. Venti romanzi, di venti autori diversi, ambientati nelle venti regioni italiane.
Un'impresa che comincia dal Piemonte, terra di Beppe Fenoglio e ambientazione del suo "La paga del sabato".

Ettore, partigiano durante la Seconda Guerra Mondiale, è il tipico disadattato che dopo la guerra è tornato a casa scontroso e insofferente. Proprio non riesce a inserirsi nella normale routine, la vita gli va un po' stretta, quello che ha visto e vissuto durante il conflitto mondiale l'ha cambiato per sempre e per questo è confuso e perso riguardo al suo futuro. Decide di mettersi in affari poco puliti, ma molto redditizi, con l'amico Bianco; consapevole del fatto che non potrà farlo per sempre, intanto pensa a quale potrebbe essere il suo posto nel mondo. Costretto a mettere su famiglia, con la fidanzata Vanda,  decide finalmente di mettersi in proprio con un lavoro onesto, ma uno stupido incidente volge l'epilogo in tragedia.
Questa è stata la mia prima esperienza con Fenoglio e devo dire che è andata abbastanza bene. Subito sono rimasta un po' spiazzata per la scrittura arcaica, che a volte risulta quasi scorretta e forzata, non ero preparata. Lo stile dell'autore è semplice ed essenziale, con molti dialoghi, ma spoglio di quelle descrizioni della psicologia dei personaggi che tanto mi piacciono. Fenoglio non spiega mai il motivo di determinati atteggiamenti e comportamenti, la psiche del protagonista (e anche quella degli altri personaggi) non viene espressa durante la narrazione, lasciando molte cose sottintese.
Il romanzo è breve, le pagine sono poche e scorrono molto velocemente tra le dita. Insomma, si può tranquillamente leggerlo tutto d'un fiato.

Mi ha infastidito non poco il modo in cui Ettore (il protagonista) tratta sua madre e la sua fidanzata Vanda. Così brutale e poco rispettoso, ma è anche il suo modo di esprimere l'immenso amore che prova per entrambe. Allo stesso tempo è lo specchio di quel periodo, l'espressione della poca considerazione che veniva data alle donne. A volte sembrano un po' delle cattiverie gratuite verso delle persone indifese e fragili, anche se a un certo punto (quando Ettore deve sposarsi) sua madre si rivela veramente una donna superficiale e venale. Un momento che mi ha deluso e infastidito quasi quanto il comportamento di Ettore.

Ho passato in tensione gran parte della lettura, aspettandomi da un momento all'altro la morte di Ettore. Magari una pallottola in testa da uno che voleva vendicarsi, oppure una coltellata dal socio in affari, Bianco (o anche una padellata in testa da parte della madre, stufa di essere trattata male...). Ma, invece, nulla di tutto questo. Ettore muore in un modo così banale e stupido, per colpa del personaggio più stupido e meno considerato di tutta la storia. Un finale tragico proprio nel momento in cui Ettore si sta risollevando e sta cambiando in meglio la sua vita.

La sofferenza di Ettore potrebbe essere un argomento tutt'ora molto attuale. Egli, tornato dalla guerra, ha visto e vissuto situazioni terribili che l'hanno cambiato per sempre. Non riesce ad adattarsi alla quotidianità del mondo che prima conosceva ed era così familiare. La sua mente è cambiata. Questa situazione potrebbero viverla molti ragazzi, ai giorni nostri, che tornano a casa dopo aver affrontato un conflitto in qualche parte del mondo (ad esempio in Afghanistan o in Iraq). Perché di una cosa sono sicura: la guerra ti cambia in modo irreversibile e non si può più essere la stessa persona di quando si è partiti.

VOTO: 7/10

mercoledì 8 gennaio 2014

- CONSIGLI PER GLI ACQUISTI - #3

Primo post dell'anno e cominciamo subito con un bel consiglio di lettura. I veri amanti dei romanzi gialli conosceranno già questa autrice, ma per me è una novità e quindi ringrazio Marialuisa Ruggero e Claudia Mucavero che, contattandomi e proponendomi questa nuova pubblicazione (inedita in Italia), mi hanno fatto scoprire Anna Katharine Green e il suo "Lo studio circolare".

Un delitto insolito è appena avvenuto: questa la misteriosa chiamata che giunge alla polizia di New York e che dà inizio alle indagini sulla morte di Felix Adams. Pugnalata a morte e con una croce adagiata sul petto, la vittima presenta al detective Gryce una matassa piuttosto ingarbugliata. Insolito è, piuttosto che il delitto in sé, il luogo in cui questo è stato consumato: uno studio di forma circolare privo di finestre sull’esterno, un volatile irrequieto prigioniero di una gabbia appesa sotto la volta del soffitto che non fa che ripetere l’enigmatica frase ‘Ricorda Evelyn!’, uno strano meccanismo di faretti colorati apparentemente inspiegabile, un congegno letale che non andrebbe azionato per nulla al mondo, una scia di lustrini lasciata sul pavimento e un domestico apparentemente allucinato che cerca invano di comunicare la propria versione dei fatti.



Anna Katharine Green (1846-1935), in principio poetessa e soltanto in seguito autrice di romanzi gialli, è una scrittrice americana incredibilmente prolifica. The Leavenworth Case ha segnato il suo esordio nell’ambito della detective fiction, genere che l’ha vista protagonista della scena per oltre quaranta anni. Pubblicamente apprezzata da Arthur Conan Doyle e citata da Agatha Christie tra le sue letture preferite, si distingue per l’ingegno con cui costruisce gli enigmi delle sue storie e per l’approfondita analisi psicologica con cui sonda l’animo del colpevole. Acclamata in patria come The Mother of Mystery, in Italia è inspiegabilmente conosciuta da pochi.


Questo romanzo è la prima pubblicazione di RuM Corp.(se) nell’ambito del progetto Caxton’s Forge, volto alla riscoperta di classici mai editi in Italia. Il progetto è completamente indipendente, autofinanziato e non poggia su alcuna casa editrice. Tutto è portato avanti dall'impegno, la voglia di fare e la passione di due ragazze: Marialuisa Ruggero e Claudia Mucavera, entrambe laureate in lingue e con una passione smodata per la lettura. Il loro scopo è trovare romanzi gialli ancora inediti in Italia (i cui diritti sono ovviamente decaduti) e tradurli al meglio della loro professionalità, per poi offrirli al pubblico nostrano.

"Lo studio circolare" è la terza e ultima apparizione di Miss Butterworth, irresistibile detective improvvisata e indiscutibile antesignana della più celebre Miss Marple. Seguirà la pubblicazione italiana di "Lost Man’s Lane" e " That Affair Next Door", rispettivamente seconda e prima avventura di Butterworth, in un gioco investigativo e metateatrale che strizzi l’occhi al lettore, coinvolgendolo in un percorso a ritroso volto a ricostruire le origini del personaggio in questione.

Ho potuto leggere i primi tre caritoli di questo romanzo e mi sono piaciuti, li ho trovati semplici, scorrevoli e intriganti (caratteristica, quest'ultima, fondamentale per un giallo). E questo mi ha fatto pensare a una cosa: "Ma perché non leggo più libri gialli?"... Rimedierò!!
E voi cosa ne pensate? L'avete letto o avete l'intenzione di farlo? Fatemi sapere.

TITOLO: "Lo studio circolare"
AUTORE: Anna Katharine Green
PAGINE: 276 pp.
PREZZO: 9,00 Euro (brossura con alette)
CASA EDITRICE: Nero Press
Lo trovi su neropress.it