venerdì 12 maggio 2017

#IlMaggioDeiLibri: Le manie per il #benessere di una lettrice

L'argomento di questa settimana per Il Maggio Dei Libri è il #benessere, naturalmente legato ai libri.
Per me questo è un concetto legato strettamente alla lettura e a tutto ciò che ruota intorno al mondo di noi divoratori di pagine scritte. Una delle cose che più mi fa star bene, allontana lo stress e mi ritaglia un momento tutto per me, solo mio, è proprio leggere.
Sedermi, aprire un libro e concedermi qualche ora di buone letture è una coccola giornaliera, per me assolutamente necessaria, che negli anni ho fatto diventare una vera e propria abitudine: almeno qualche pagina al giorno me la devo concedere.
È diventato un vero e proprio rito, che ripeto soprattutto ogni sera prima di dormire. E come ogni abitudine che si rispetti deve avere determinate caratteristiche e avvenire in specifiche condizioni, in modo da rendere tutto perfetto (chiamiamole pure manie, va).


  • L'atmosfera
    Io sono una di quelle persone che adora la solitudine e il silenzio, per questo il momento perfetto per me per leggere è a notte fonda, mentre tutti dormono e in casa non si sente volare una mosca. Per potermi concentrare e immergermi totalmente nella lettura che sto facendo, ho bisogno del silenzio più totale. Non riesco a leggere con tante persone attorno che chiacchierano, oppure con radio e televisione accesa, o anche all'aperto (ad esempio in spiaggia) e nelle sale d'aspetto rumorose. Io ci provo, ma non ci riesco proprio, perché mi distraggo facilmente e mi rovina tutta l'atmosfera.
    Per questo quando mi metto il pigiama, mi infilo sotto le coperte e apro un libro, quello diventa un momento tutto mio, silenzioso e di beata tranquillità.
  • Il segnalibro
    Ogni volta che inizio una nuova lettura, è una scelta molto importante per me quella del segnalibro adatto. Un momento a cui dedico tempo e un'accurata riflessione, per decidere quale segnalibro stia meglio con quel determinato volume.
    Per libri piccoli e fini ho alcuni segnalibri di piccole dimensioni; per i volumi corposi ho segnalibri grandi e rettangolari. Ma non finisce qui perché ne ho di colorati e simpatici se il libro in questione è divertente; ho quello con una renna in tessuto per il periodo natalizio e uno a cuore per San Valentino; ne ho diversi con le calamite da usare in spiaggia, per non rischiare che mi volino via col vento e cadano sulla sabbia (orrore!!); alcuni sono riproduzioni di quadri di pittori famosi, comprati in diversi musei (che prendo sempre come souvenir), che uso solo con libri seri, importanti e di un certo spessore.
    Insomma, ad ogni libro il suo segnalibro.
  • L'ordine
    È una vera e propria mania per me. Il libro deve stare in una determinata posizione sul comodino, cioè con la copertina rivolta verso il basso e la costa verso l'esterno.
    Un libro, una volta iniziato, devo leggerlo dall'inizio alla fine, anche se è una saga e anche se è noioso e il leggerlo mi fa venire l'orticaria (questo è il motivo per cui ho letto tutta, fino in fondo, la trilogia delle 50 sfumature).
    Ogni sera, prima di spegnere la luce, devo terminare il capitolo che sto leggendo. Faccio estrema fatica a leggere libri che non sono divisi in capitoli, è una vera tortura per me. Una volta ero a metà di un capitolo, ma ero molto stanca, così ho messo il segnalibro alla pagina dove ero arrivata e ho spento la luce. Non l'avessi mai fatto!! Subito una vocina dentro di me ha cominciato a dirmi: "Ma quel segnalibro non è nel posto giusto, non va bene che sia a quella pagina". L'ossessione era talmente grande che non mi permetteva di prendere sonno. Così ho dovuto accendere di nuovo la luce e mettere il segnalibro all'inizio del capitolo che avevo già letto a metà, per poter addormentarmi tranquillamente.
  • Varie ed eventuali
    Nelle librerie e alle fiere prendo sempre il terzo o quarto libro di una pila, perché sono convinta che quello non l'abbia toccato nessuno prima di me e che, probabilmente, sarà meno rovinato di quello che sta in cima.
    Mi sono resa conto che quando leggo chiudo così forte la mandibola, che dopo un po' mi fa molto male. Così ho iniziato a tenere la lingua tra i denti, in modo da evitare il dolore.
    Odio qualsiasi segno fatto in un libro: gente incivile che sottolinea e scrive sulle pagine, a volte anche a penna o con l'evidenziatore (sappiate che esiste un girone dell'inferno tutto per voi!!); l'unica cosa che faccio è correggere eventuali errori o refusi, ma lo faccio in matita leggerissima e, vi giuro, mi piange il cuore.

Mi rendo conto che dopo aver letto questo post voi sarete convinti che io non sia una persona che sta proprio bene, che qualche lato del disturbo ossessivo-compulsivo facciano parte di me e della mia vita quotidiana. Ma questa è la mia concezione di #benessere quando leggo. Devo seguire determinate manie personali per potermi godere l'esperienza a pieno, e fare in modo che sia un momento piacevole e rilassante.

Ora vi lascio il calendario delle pubblicazioni delle altre blogger e vlogger, fatte nei giorni scorsi e quelle che usciranno nei prossimi giorni:


2 commenti:

  1. Anch'io, come te, scelgo sempre il terzo o quarto libro della pila... Ho avuto la faccia tosta di chiederlo anche allo stand di un editore! Invece del segnalibro mi importa poco, spesso uso biglietti del bus o scontrini.
    La cosa della mandibola è strana però... sicura di non leggere thriller inquietanti? :)

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    Risposte
    1. Non leggo thriller o horror perché sono una fifona, pensa se lo facessi... farei prima a staccarmi la mandibola :D

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